VITTORIO SCHIERONI e ELENA AMODEO
Lo stile della Carboni è immediatamente riconoscibile per il sapiente accostamento delle cromie, le delicate nuance in grado di creare un insieme armonico e ben strutturato, la morbida geometricità delle linee che delimitano le campitura di colore ottenute attraverso una graduale stesura tono su tono, in velatura sovrapposte. Trasparenze, fusioni, intersezioni di linee e di forme talvolta accennate altre volte più esplicite, riferimenti al dato reale che un’intuizione può suggerire e il titolo dell’opera svelare. Opere che stimolano una pluralità di sensazioni, permettendo anche possibili interpretazioni soggettive seguendo le orme della propria fantasia.
Marina carboni (Genova, 1952) partecipa al progetto espositivo “EXPLOSION! Colore astrazione emozione” di MADE4ART – Spazio e servizi per l’arte – con le opere MADAGASCAR, MONDO SOMMERSO e DANZA SPAGNOLA 2: interpretazioni personali e di forte impatto profondamente in linea con il tema della mostra, che vuole essere un’analisi delle più recenti tendenze dell’arte astratta focalizzando l’attenzione sulla potenza del colore nelle sue accezioni comunicative, espressive ed emozionali.
In ogni opera di Marina Carboni ciascun colore assume una valenza particolare: dalle calde tonalità di “Danza spagnola 2”, dove il rosso emerge da uno sfondo nero che gioca sugli effetti di luce,a quelle più soffuse di “Mondo sommerso”,luogo mentale e della memoria, fino alle tinte della incontaminata “Madagascar”, dove i colori del mare si fondono con quelli della vegetazione e della terra.
Il cerchio,elemento ricorrente nei suoi lavori, è un cono di luce che rischiara la composizione mettendo in risalto particolari, focalizzando l’attenzione, aprendo orizzonti e delimitando confini. Come spiega l’artista, il cerchio è “qualcosa che non può essere intaccato. Completo, fine a se stesso, non ha bisogno di nulla per perfezionarsi. Non può trasformarsi in nessun’altra figura geometrica. E’ assolutamente autosufficiente”.
Non disturba ma dà equilibrio alla composizione e ai colori, è “come il grembo materno, che ti assicura spazio per vivere ma ti impedisce di esporti a rischi”.
La presenza dell’artista genovese all’interno della mostra “EXPLOSION” è stata fortemente voluta dai curatori per il carattere onirico dei dipinti, un’arte in grado di aprire finestre su interiorità, trasfigurare luoghi, figure e presenze, opere dove la materia pittorica assume una particolare valenza espressiva, enfatizzata dai bagliori e dagli effetti di lucentezza degli ori.